Esistono quasi quattrocento ricette nell’archivio del Cappellificio Cervo, sono quelle che ancora oggi si utilizzano per scegliere la tonalità del cappello che si vuole realizzare. Dal 1897, quando nasce come Società Anonima Cooperativa tra i cappellai nel Biellese, ad oggi (proprietà del Gruppo Zegna con le famiglie Borrione e Caldesi) è un’istituzione nel mondo del cappello. Si chiama così perché sorge sulle sponde del fiume Cervo, nel territorio ricco di acqua che ha fatto del biellese un territorio dedito alla tessitura. Nello stesso stabilimento che racchiude il fascino di un passato industriale le mani esperte dei cappellai passano dalla soffiatura di diverse varietà di pelo all’imbastitura nelle sagome a cono, alla follatura e la tintura del feltro. Poi, i doverosi passaggi della modellatura, rifinitura e finissaggio con stiratura sulle oltre 650 forme collezionate in oltre un secolo di esperienza. Una combinazione di genio artistico e maestria artigianale che nella sua storia ha raccolto tantissimi traguardi, una fra tutti essere l’unico depositario del cappello dell’Ufficiale Alpino Super Bantam.