In pochi sanno riconoscere un degradè perfetto su delle divise in alta quota. Dietro alla scelta di un bottone, una cucitura o perfino il colore di un collant c’è il pensiero e la mano di un couturier romano, incantato da un palazzo settecentesco nel cuore di Piacenza. Dove dall’ottobre 2024 si trova il suo atelier.
È Ettore Bilotta, lo stilista che ha firmato le divise più eleganti per le più importanti compagnie aeree come Alitalia, Etihad e Katar Airways, Turkish Airline. Un percorso iniziato per passione solo dopo aver terminato gli studi. “Il mio primo incarico è stato occuparmi dell’alta moda per la collezione sposa (che poi non abbandonerà mai), ho avuto un coraggio da leone “, racconta Bilotta. “Ero prima geometra e poi stilista, avevo la mano molto rigida”. Un talento che si è alimentato viaggiando. Nel 1988 a Zurigo con il prêt-à-porter, nel 1992 a Milano per lavorare a fianco di Raffaella Curiel e apprendere i segreti dell’haute couture. “Lei mi adora, è stata una grande maestra”, confida Bilotta. “Mi ha insegnato il senso delle proporzioni per un tailleur e un abito, tutta la terminologia classica della sartoria…vivere il suo atelier era come entrare in un paradiso”.
Poi il ritorno nella capitale per collaborare con Lancetti, da lì inizia il percorso come stilista indipendente e la creazione delle prime collezioni di alta moda per il mercato arabo, da lì la selezione come designer per le divise del lancio di Etihad Airways. Nel 2005 la prima haute couture ispirata al "Jugendstil", poi le "Ninfe" dedicata a Maria Antonietta e "Acqua".
La sua fonte di ispirazione è sempre la figura femminile: “le donne sono la mia ispirazione assoluta, devono sempre essere valorizzate come dee…per questo non si vedrà mai un oversize o uno scarpone da mano mia”. Lo stesso vale per le uniformi (Bilotta ha firmato anche il restyling di quelle della Guardia di Finanza), accompagnate da un protocollo che prevede anche consigli sul trucco o sull’acconciatura. Tra le grandi star che hanno indossato i suoi abiti Laura Pausini, per la premiazione dei Grammy Award.
Come è arrivato a Piacenza? “Volevo lasciare Milano perché satura di atelier, boutique, showroom…non riuscivo a trovare location adatta al me”. Poi casualmente l’annuncio di un appartamento in una dimora settecentesca. “Non sapevo che avesse uno scalone d’onore e che si trovasse al piano nobile vicino a palazzi e chiese stupende. Sono rimasto incantato e così ho trasferito il mio atelier”. Una bellezza che ricorda Roma, città a cui resta molto legato e che lo ha premiato anche nel 2024 con il premio Margutta.
Eventi vicini a Ettore Bilotta

Ettore Bilotta
Via Roma, 99, Piacenza (Piacenza)
Siamo nel cuore di Piacenza, a due passi dal Duomo. E’ il palazzo Anguissola di Grazzano. Qui, oltre la facciata in cotto rosato si intravedono cortili, colonnati, stucchi e balconcini settecenteschi. Al piano nobile di questa meraviglia si trova l’atelier di Ettore Bilotta, il couturier romano che si è formato con Raffaella Curiel e Lancetti e ha poi creato le divise più eleganti per le più importanti compagnie aeree del mondo. Incantato dall’eleganza del palazzo piacentino ha deciso di stabilirsi a ottobre 2024. Così, per ApritiModa, tra affreschi e grandi specchi dorati, si scoprono gli abiti d’alta moda più belli delle sue collezioni e la sartoria dove prendono forma le sue creazioni.
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