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Teatro Stabile del Veneto

Via dei Livello, 32, Padova (Padova)

Teatro Stabile del Veneto
Data/ora chiusura iscrizioni: venerdì 24 ottobre 2025 16:00:00

Museo

Intere pareti di scatole trasparenti, tutte etichettate; una scarpiera che prende mezza stanza, con le paia ordinate per colore. E poi cinture, copricapi, cravatte e sciarpe. Parrucche, guanti, collane, abiti da sposa e perfino corone perché una corona, si sa, può sempre servire. Abiti di tutte le fogge e le epoche: un guardaroba senza limiti e senza stagioni per ogni outfit possibile. E dove non arriva il possibile, ci pensa l’impossibile: un pacco di stracci diventa Arlecchino, un mantello si fa sottana. È la magia del dietro le quinte: il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale apre al Verdi di Padova la sua sartoria dove c’è tutto e dove, nel nome della sostenibilità, quello che ancora non c’è si inventa, si recupera, si riadatta. Una fucina di creatività e alto artigianato che qui è nelle mani sapienti di Lauretta: è lei a creare, trasformare, rattoppare e infine conservare in ordine perfetto perché nulla vada perduto. Gli ospiti di ApritiModa arriveranno alla sartoria dopo aver attraversato il teatro e averne ascoltato la storia.

Children up to 3 years included in the accompanying adult's booking Availability of visit or material also in English
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Teatro Verdi

Via dei Livello, 32, Padova (Padova)

Ordine e fantasia sono i pilastri che reggono la sartoria di un teatro di produzione, dove ogni spettacolo chiede scenografie e costumi propri e dove nulla, per regola, deve essere sprecato. Anche allo Stabile del Veneto i costumi, dunque, vengono realizzati dalla sartoria, in base a quanto richiesto dal costumista che a sua volta lavora a stretto contatto con lo scenografo. Quando non vengono noleggiati, perché già presenti sul mercato, o acquistati se necessario in negozi vintage nel nome del riciclo, gli abiti di scena vengono realizzati in sede, nella sala del secondo piano dove la sarta taglia su un grande tavolo, modella sui manichini, mette in prova sugli attori. Dopo ogni recita gli abiti vengono lavati e quindi controllati, riparati se necessario e stirati. Al termine della messa in scena, finiscono nei bauli, per essere spediti agli altri teatri dove la produzione sarà portata, o a disposizione per nuove vite. Quando si crea non si parte sempre necessariamente da zero e in ogni caso il materiale già presente è riutilizzato in tutte le forme. Essere sarta in un teatro vuol dire anche saper improvvisare. A volte riflettendo, come quando Lauretta costruì un Arlecchino a costo quasi zero comprando stracci da pavimento, colorandoli e cucendoli l’uno all’altro; o nel giro di pochi minuti, come quando ci si rese conto che un costume era troppo voluminoso per passare dalla buca del palco dalla quale il personaggio doveva spuntare. Senza le magiche, rapide mani di Lauretta l’attore sarebbe ancora lì, ad aspettare sotto la scena.

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