Visitare il Museo della Fondazione Sportsystem significa fare un viaggio nel tempo, capire un miracolo economico e l’evoluzione globale, firmata Made in Italy, della tecnologia applicata allo sport. “Pietra e Terra”, “Neve e Ghiaccio”, “Piste e Campi” sono le sale lungo le quali i visitatori saranno guidati dalla curatrice Francesca Sfoggia. A queste vanno aggiunte la sala con le mappe interattive sui numeri del Distretto della calzatura sportiva, e la sala del K2: portavano calzature prodotte qui gli uomini che scalarono l’ottomila, e l’impresa è raccontata anche con giornali d’epoca, audio e con oggetti originali come gli occhiali e i bauli. Non c’è un solo sport al quale il Distretto non abbia offerto la sua tecnologia: lo sci naturalmente, che con tutti gli sport di montagna ha rappresentato la prima vocazione, ma anche il calcio e la Formula 1, il tennis, il golf, l’atletica, la scherma, il basket. Dal tempo dei calzolai a quello degli ingegneri, vedrete gli scarponi in pelle di Toni Sailer, gioiello di eleganza e di tecnica, e quelli in plastica modellati sul piede dell’atleta per garantire prestazioni sempre più competitive in condizioni di totale sicurezza. Tra scarpe autografate e indossate dalle leggende dello sport mondiale, non tralasciate uno sguardo al panorama: oltre le finestre si aprono la campagna, la Pedemontana e anche le eccentriche proporzioni del Duomo di Montebelluna, città che evidentemente non ha mai avuto paura di pensare in grande.
Eventi vicini a Museo della Fondazione Sportsystem

Museo della Fondazione Sportsystem
Vicolo Zuccareda, 5, Montebelluna (Treviso)
La Villa appare quasi all'improvviso, in cima a una collina; si arriva salendo una strada tutta curve e ombreggiata da alberi secolari.
Tra il verde ecco Villa Zuccareda Binetti, che a Montebelluna ospita il Museo della Fondazione Sportsystem. Costruita tra il XVI e il XVII secolo e ristrutturata nell’Ottocento, è passata dai Burchiellati ai Ferro, poi agli Zuccareda e infine alla famiglia Binetti. Le ultime ad abitarla sono state due donne, le sorelle Binetti appunto; e sembra di vederle nella grande cucina al pianterreno dove tutto è rimasto com’era, con l’acquaio di pietra, il camino, i rami. Lasciata in eredità al Comune, la villa oggi è sede del Museo che occupa il piano superiore.
È un luogo unico al mondo: racconta il Distretto della calzatura sportiva con cento modelli esposti, oggetti e cataloghi originali, mappe interattive, testimonianze audio e video, con le storie di grandi imprese e di grandi protagonisti dello sport. Con prototipi avveniristici e, anche, con alcuni pezzi storici che testimoniano la bellezza e la precisione della realizzazione artigianale.
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