Conceria Pietro Presot
Via Cartiera, 87, Porcia (Pordenone)

Laboratorio / Atelier Manifattura
A Porcia, in provincia di Pordenone, a due passi dal castello e dal Lago della Burida, c’è la Conceria Pietro Presot, che dal 1933 concia il cuoio al vegetale, all’insegna della sostenibilità. Grandi tavoli da lavoro e macchinari moderni si contrappongono ad anni di tradizione artigianale; la conceria ha sempre supportato le eccellenze del Made in Italy, facendosi fornitore ufficiale di cuoio per gli scarponi degli alpinisti della spedizione italiana al K2 nel 1954.
Dopo una breve introduzione storica sul sito nel quale opera la Conceria Pietro Presot, la visita si snoda attraverso i locali nei quali avviene la trasformazione della pelle (residuo di lavorazione di un altro ciclo industriale, quello agroalimentare) in cuoio.
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Conceria Pietro Presot
Via Cartiera, 87, Porcia (Pordenone)
È difficile dire cosa sia più affascinante tra le vasche che hanno superato i novant’anni di vita, dove la pelle deve riposare, l’essicatoio, camminare tra pile di cuoio che attende di essere trasformato o il riflesso sull’acqua nel laghetto fuori la conceria, dove si legge: “Ha futura memoria” (installazione di Matteo Attruia). La Conceria Presot vive di un’atmosfera unica dal 1932, anno in cui è cominciata la concia del cuoio al vegetale. Una realtà nel cuore di Porcia, a pochi chilometri da Pordenone, che è arrivata fin sulle vette dell’Himalaya, con la spedizione sul K2 nel 1954. Presot è il cognome che ha fondato e guida questa realtà da quattro generazioni e che continua, rispettando materia, ambiente e persone, l’attività di famiglia. Un’industria che fornisce cuoio per maison d’alta moda e che ha la sensibilità dell’arte nella sua natura.
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