Moda Etica - San Patrignano Design Lab, quando il saper fare è cura

L'artigianato eccellente di Tessitura e Pelletteria: «dove si impara il valore della bellezza»

13 ottobre 2021

Francesca, 27 anni, lavora nel San Patrignano Design Lab

Sono in tessitura da 6 mesi. All’inizio è stato difficile, ora mi piace molto. La tessitura ti può insegnare veramente tante cose, ti permette di sviluppare un sacco di pazienza. Noi lavoriamo sul fare bene ogni cosa, dal montaggio del telaio alla scelta del filato, alla comprensione di ciò che stiamo facendo. Ogni fase è fondamentale, se fai male una parte alla fine questa ti si ripresenterà: è come quando si dice che tutti i nodi vengono al pettine. Usiamo filati pregiati, di qualità e impariamo ad avere cura di quel che si fa, la tessitura ti mette di fronte ogni momento al valore di ciò che stai facendo

Il saper fare, l’artigianato eccellente che contraddistingue il made in Italy, può anche essere una cura. Il San Patrignano Design Lab è proprio questo, un laboratorio creativo che stimola e getta i semi per nuove passioni. «L’artigianato a San Patrignano è ricerca della bellezza a partire dal guardarsi dentro con occhi diversi. È la capacità di ricreare sé stessi. È un viaggio che si compie nel tempo: fa trovare inaspettatamente il bello e cogliere il valore delle sfumature nelle persone oltre la superficie», raccontano.

La tessitura e la pelletteria sono i due spazi operativi che si potranno vedere durante le giornate di ApritiModa all’interno della grande famiglia sulle colline riminesi fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978. Nella comunità di recupero sono attualmente presenti oltre mille ospiti, con attitudini e propensioni diverse (solo nel Design Lab esistono anche il settore dedicato alla decorazione della carta da parati, la lavorazione del ferro e la falegnameria).

Nella Casa d’Arte, il nome originario dei laboratori di alto artigianato, ci sono circa duecento ragazzi. La trasmissione del sapere e l’educazione alla bellezza si tramanda da quarant’anni in modo perpetuo, passa da chi ha più esperienza a chi è appena arrivato. Il cuore della Tessitura è rappresentato dal mezzo che traduce disegni in progetti virtuosi, utilizzando filati nobili o fibre e materiali di recupero, intrecciati insieme (tra le ultime collaborazioni quella con Fondazione Zegna).

Ognuno è protagonista del suo lavoro. Il parco macchine conta nove telai a 24 licci (un particolare sistema a pettine) in legno costruiti dalla Falegnameria, due telai da 3 metri, due telai da 2 metri, cinque telai da 1,50metri e altri due telai a 12 licci da 1,50metri.

L’anima dei manufatti invece, è quella delle ragazze che filo dopo filo, con pazienza e precisione danno forma alle idee, riscoprendo l’antica bellezza del lavoro di un tempo. Rinascere sporcandosi le mani, cercando la perfezione in un minuscolo dettaglio è la ricerca continua della Pelletteria. Da ritagli di cuoio a borse e accessori sofisticati. Al fianco dei maestri pellettieri di Tod’s e Ferragamo, si realizzano (secondo le idee e le iniziative dei ragazzi) opere uniche di eccellente qualità che contribuiscono al sostentamento della comunità di Coriano.

«E’ molto bello, è una formazione che se ti appassiona ti dà tanto. C’è la cura del dettaglio. Molte ragazze che non avevano esperienza nella Pelletteria sono riuscite comunque ad avere dimestichezza. Noi tramandiamo sempre quello che impariamo alle nuove arrivate, è un’esperienza che non si ferma mai. In ogni singolo accessorio che creiamo c’è anche la nostra storia, del nostro gruppo. Riusciamo a dare vita a cose davvero molto belle», racconta Sofia (26 anni).

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