Ar.Na Passamaneria: una piccola impresa dedicata al dettaglio eccellente

La ricerca di Anamaria Bianca Giura di Naba: «L'Italia il posto giusto per comprendere la definizione di moda e design»

10 ottobre 2021

«Tessere non significa soltanto predestinare (sul piano antropologico) e riunire insieme realtà diverse (sul piano cosmico), ma anche creare, esprimere la propria sostanza, come fa il ragno che produce la tela da sé stesso». Questa è una citazione di Mircea Eliade, grande storico originario del mio paese, la Romania. Dalla prima volta in cui l’ho sentita, ai tempi del liceo, mi è rimasta in mente. Ha acceso in me il desiderio e la voglia di conoscere e approfondire sempre di più il campo della moda, così da poter creare ed esprimere la mia “propria sostanza” attraverso i capi d’abbigliamento.

Sono arrivata in Italia tre anni fa, quando ho iniziato il mio percorso in Naba. Volendo sviluppare le mie capacità e arricchire le mie conoscenze, sapevo già di trovarmi nel posto giusto, il grande Paese a cui possiamo attribuire la definizione della moda e del design. Grazie ai corsi formativi teorici ho scoperto l’importanza e la qualità della tessitura italiana e del Made in Italy. Essendone affascinata, ho approfondito questo campo del tessile, scoprendo che la città di Chieri è il cuore del settore tessile piemontese.

Tramite il progetto I luoghi da scoprire di ApritiModa, ho scelto di presentare una piccola impresa con una grande storia: Ar.Na. L’azienda, fondata da Ettore Cazzin (originario del Veneto, poi stabilitosi in Piemonte per amore), è nota per la vasta produzione di nastri, fettucce e passamaneria. In seguito ad un grave infortunio, Ettore Cazzin chiude l’azienda di falegnameria e nel 1959 fonda insieme a sua moglie a San Mauro Torinese, alle porte di Torino, Ar.Na passamaneria, abbreviazione di Arredamento e Nastri. Dopo dieci anni la sede viene trasferita nel centro storico di Chieri, polo internazionale dell’industria tessile cotoniera. Successivamente, nel 1989, cambia di nuovo la sede, spostando i propri telai fuori dal centro storico della città. Oggi, la passamaneria è gestita dal figlio Gianni, che nel 1987 riceve il brevetto per l’invenzione industriale della macchina del cordone. L’impresa è prevalentemente a conduzione famigliare.

La ditta ha un reparto di legatoria interno. Produce internamente campionari, libri di presentazione e biglietti da visita. «Questa ditta è la più piccola d’Italia, ma è anche la più tecnologica. Tutti i telai, di ultima generazione, sono computerizzati a controllo numerico. Questo permette una produzione sia a campione che industriale», spiega Giancarlo Cazzin, fotografo e nipote del fondatore. «Ar.Na è specializzata nella produzione di passamaneria su campione, prevalentemente destinate a interventi di restauro, spettacoli teatrali, alta moda e arredamento imperiale».

L’azienda lavora principalmente per conto terzi, diverse le collaborazioni come quelle con Ambientazioni Carraro, Domingo Salotti, Dsquared2, Gucci, Krizia, Loro Piana, Mirta Acces- sori Moda, Nastrificio Victor, Oltrefrontiera, Parà, Teatro Regio di Torino, Visualplex. Ar.Na ha partecipato a molte fiere nazionali e internazionali come Il Salone del Mobile e Lineapelle a Milano, Maison&Objet a Parigi.

Un uomo che lavora con le sue mani è un operaio, un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello è un artigiano, ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore è un artista

San Francesco D’Assisi

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