La pelle è una cosa di famiglia, da generazioni. Per scoprire come si concia il cuoio al vegetale dal 1932, perché questo sia così resistente da essere andato fin sopra l’Himalaya in tempi in cui non esistevano gli scarponi da sci, bisogna risalire tutto lo stivale fino a Pordenone. Lì, a Porcia, vi aspetta la Conceria Presot. Oltre il magazzino dove si conserva la pelle, grandi tavoli da lavoro e macchinari moderni si contrappongono alla tradizione artigianale e la cura per i dettagli che è diventata un vero marchio di fabbrica. L’attenzione alla sostenibilità è un altro elemento che distingue l’azienda. Inizia dalla conciatura con tannini vegetali, che conferisce alla pelle la particolare “tinta Presot”, e continua nelle scelte aziendali verso l’ambiente con una politica quasi a rifiuto zero che porta ad una circolarità vicina al cento per cento. 

A chiusura di ApritiModa, domenica 22 ottobre alle 17.30, la conceria ospiterà anche il concerto di Marco Brosolo, musicista sperimentale, affascinato dalla poetica di uomini e poeti come Federico Tavan e Pier Paolo Pasolini. Uno spettacolo da seguire immersi tra i locali dove si immagazzina la pelle, seduti su bancali di legno coperti da gropponi di cuoio. Prenotazione obbligatoria (ingresso da via Cartiera 87).