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Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia - Il Torcitoio Circolare da Seta

Borgo Castello 13, Gorizia (Gorizia)

Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia

Museo

Una terra sospesa tra Italia e Mitteleuropa. Gorizia è luogo di incontri, contaminazioni e un’imperatrice. Maria Teresa D’Austria, promotrice della produzione tessile e della gelsibachicoltura per la seta, apre la strada a una lunga tradizione d’eccellenza. Oggi all’interno delle Case Dornberg, Tasso e Formentini a Borgo Castello – che sovrastano il cuore della città – si trovano incredibili collezioni di abiti, gioielli, guanti e borsette dal ‘700 al ‘900. Una sezione del Museo è dedicata alle attività artigianali della tradizione, dalla bottega del calzolaio al cappellaio fino alla tradizione del merletto a fuselli, prezioso ornamento goriziano del seicento. Righe, quadri e fiori il fil rouge tematico dell’esposizione.

Il documentario che guarderete durante la visita, realizzato nel 1991 da Flavio Crippa, descrive il funzionamento del torcitorio circolare da seta, in occasione della mostra negli antichi ambienti a Casa Linussio di Tolmezzo. Il recupero dei materiali e il rimontaggio del video sono a cura di Luigi Vitale per ERPAC Musei Provniciali di Gorizia.

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Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia

Borgo Castello 13, Gorizia (Gorizia)

In occasione del ventennale del Museo, nel 2019, l'allestimento è stato rinnovato, seguendo un percorso che è guidato da tre fondamentali motivi decorativi: righe, fiori e quadri. Si comincia dai macchinari tessili del Settecento, tra cui spicca il grande torcitoio circolare da seta, per arrivare agli abiti, formali e non, maschili e femminili e agli accessori (ombrellini parasole, guanti e cappelli), dal Settecento fino ai primi del Novecento.

Nell'ultima sezione, una pioggia di fiori fa da cornice all'allestimento.

Nel 2022 è stata inaugurata la sezione permanente dedicata ai paramenti realizzati dalle madri orsoline di Gorizia, attive dal 1672, in cui sono esposti paliotti d'altare, pianete e copricalici, realizzati con complicate tecniche di ricamo. Questi beni fanno parte dell'immenso patrimonio tessile delle Orsoline, acquisito dall'ERPAC negli anni scorsi.