È cresciuto nella sartoria della mamma, amando  i suoi gesti; per dare basi alla passione ha lasciato la Calabria e si è trasferito a Roma. Formato all’Accademia, cresciuto in teatro: «una palestra supercreativa» dove bisogna inventarsi ogni giorno qualcosa per accontentare gli artisti, non sforare i budget, riciclare il più possibile. Con questo bagaglio Giuseppe Mileto è arrivato nell’Atelier di alta moda di Valentino, dove il saper fare è una regola di vita: ci è rimasto 14 anni e quando è stato il momento di cambiare ha seguito il cuore e ha scelto Reggio Emilia. In Piazza della Vittoria 1 ha aperto “Milò Sartoria Contemporanea”: Milò come il nome del suo amico immaginario quando era bimbo; sartoria come una volta; contemporanea perché lo stile è quello di oggi. Giuseppe usa la tecnica del moulage, che nell’Ottocento e fino ai primi del Novecento in Francia e in Italia era sinonimo di alta moda. Niente sviluppo in piano per i suoi capi: nascono come sculture sul manichino che è un pezzo unico, modellato sul corpo del cliente. Le misure vengono prese con il metro e con tanta pazienza; da lì, un affascinante sistema di imbottiture trasforma uno scheletro in corpo e l’abito gli viene tagliato addosso, usando teli bianchi di pesi diversi a seconda di quello che sarà poi il tessuto da utilizzare. Da quei teli viene infine tagliato l’abito, che avrà tutte le cuciture realizzate a mano. Non più di cento capi all’anno, e non solo per chi può andare fisicamente in atelier; Giuseppe può prendere le misure anche a distanza, guidando il cliente nelle varie fasi. Milò ha un’anima etica: utilizza solo tessuti naturali e i teli usati per il modello sono riutilizzati in imbottiture, così come i ritagli delle stoffe dai quali nascono anche piccole applicazioni che personalizzano le creazioni.