Furla: una famiglia, un'idea di bellezza inclusiva dal 1927
Il cuore e l'arte a Bologna, lo stile in tutto il mondo
19 ottobre 2020
È il 1927. Aldo Furlanetto vuole che la bellezza femminile non sia irraggiungibile ma inclusiva, arricchire e decorare il proprio abbigliamento diventa un piacere. Così a Bologna nasce Furla, azienda che al principio si occupa di distribuzione di accessori femminili. La sua idea trova uno spazio perfetto nel 1955, anno in cui apre la prima boutique nel cuore della città dei portici, in via Ugo Bassi, dove ancora oggi racconta la sua storia.
Negli anni ’70, insieme alla guida dei figli Carlo, Paolo e Giovanna, Furla imprime il proprio logo sulle creazioni in pelle e inizia la sua espansione nel mondo. Al momento la maison bolognese conta 490 punti vendita in 98 Paesi diversi. La sua forza e la sua passione sono la cura per l’artigianato italiano, elemento che non hai mai abbandonato le creazioni Furla, la tradizione familiare e la sensibilità artistica.
Il centro di tutto l’universo Furla è il palazzo settecentesco di San Lazzaro di Savena – alle porte di Bologna. Un elegantissimo edificio circondato da un tappeto verde (progettato dal paesaggista Paolo Pejrone) che è anche sede della Fondazione Furla, nata nel 2008 per volere di Giovanna Furlanetto. Il suo obiettivo, quello di incoraggiare e promuovere l’arte contemporanea italiana nelle sue diverse espressioni, dalla cultura al design di moda.
Il complesso comprende la Villa, con i suoi tre piani di finestre affacciati sul verde, e altri due edifici rurali armoniosamente recuperati per ospitare gli uffici, la foresteria e l’ampio showroom. Nelle sale espositive all’interno sono conservate le più iconiche borse prodotte della maison in dialogo con alcune delle opere d’arte contemporanea della Fondazione. La ricerca dell’accessorio perfetto non è più solo la missione della famiglia emiliana da più di novant’anni, ora diventa anche uno stimolo per giovani artisti e un progetto per il futuro.
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