Osti Ricami Alta Moda: milanesi d'eccellenza

«Un ricamo deve avere la stessa materia dei sogni e la stessa trama», Luisa Pelosio

1 ottobre 2020

Dietro ad ogni abito c’è sempre una storia, dentro ad ogni ricamo c’è la memoria di cento anni di eccellente artigianalità e una passione familiare. Quella di Osti Ricami. È la tradizione che ha trasformato un atelier di broderie milanese in un punto di riferimento per l’alta moda.

Pia Osti – dopo aver studiato all’Accademia delle Belle Arti di Brera, apre il suo laboratorio in via Paolo da Cannobio. È il 1920. Nel giro di soli sette anni, è necessario traslocare in un’altra sede: ci sono più di una quarantina di donne che lavorano con lei. Si passa a Corso Monforte, a pochi passi da Piazza San Babila. Al ricamo si affianca un atelier di abiti sartoriali da lei disegnati.

Il sogno di Pia Osti si interrompe troppo presto, è suo fratello Ernesto a succederle e riprendere l’attività. Abile disegnatore (anche lui diplomato a Brera) rinomina l’atelier “Osti Ricami Alta Moda”. La sua passione per il bello, l’arte e tutte le sue declinazioni portano nuova linfa ai ricami, alle passamanerie e alle preziose creazioni che sfilano fino nella Sala Bianca di Palazzo Pitti.

Un patrimonio collezionato negli archivi dell’atelier che ancora oggi affascina e trasmette nuove ispirazioni. Con la nipote Luisa Pelosio, attuale guida dell’azienda (ora in via Vigoni, quartiere Ticinese) il talento e la creatività di famiglia sono continuamente aggiornati e perfezionati. Anche se i nomi dei grandi stilisti che si affidavano all’esperienza di Osti Ricami (Walter Albini, Gigliola Curiel, Jole Veneziani solo per citarne alcuni) sono cambiati, la cura e la passione per la magia del ricamo è sempre la stessa. Come la lavorazione di ogni piccolo dettaglio, rigorosamente fatto a mano.

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