From Moon, to snow, to Moma

Moon Boot, i doposci che hanno conquistato il mondo

1 ottobre 2023

In montagna, sulla neve o sulla Luna? Forse qualcuno dal 1969 ad oggi si è fatto questa domanda davanti a un paio di Moon Boot. È l’anno dello sbarco sul nostro satellite e del viaggio del fondatore del Gruppo Tecnica dalla provincia di Treviso agli Stati Uniti. Un dopo-sci che si è fatto strada in tutto il mondo, passando per passerelle e vetrine di alta moda. Lo stivale, come stabilisce la legge italiana che ne protegge identità e forma, è un “opera creativa dotata di valore artistico”. La storia di Moon Boot inizia alla Grand Central Station di New York, quando Giancarlo Zanatta, fondatore dell’allora chiamato Calzaturificio Tecnica (prima guidato dal padre Oreste), rimane incantato dalla gigantografia illuminata che ritrae Neil Armstron e Buzz Aldrin sulla superficie lunare. Per deformazione professionale, il giovane modellista di scarponi da sci resta affascinato da quelle scarpe e abbozza velocemente la sagoma di una suola molto larga su un pezzettino di carta.

 

Al rientro in Italia si confronta con i colleghi e inizia la ricerca per i materiali giusti. Non è un’opera facile perché fino a quel momento i dopo-sci venivano realizzati in pelle. Materiali pregiati ed eleganti ma pesanti e non adatti al passo che ricerca Zanatta per i nuovi stivali che devono essere leggeri, impermeabili e dare la sensazione di quella camminata “ovattata” anche sulla neve. Così nasce l’idea di utilizzare un materiale sintetico come la schiuma poliuretanica per l’imbottitura termoisolante e resistente fino ai -35 gradi, la suola è in gomma. Il primo prototipo si realizza fra maggio e giugno del 1970. Le taglie vanno di tre numeri in tre, la scarpa è ambidestra e unisex. Nel mese di settembre dello stesso anno vengono presentati al mercato, a dicembre le vendite arrivano a sei mila paia. Nell’inverno del 1985, l’anno della nevicata del secolo nel Nord Italia, le vendite arrivano a un milione. Durante gli oltre cinquant’anni di vita i Moon Boot non hanno subito grandi alterazioni tecniche ma molte evoluzioni stilistiche restando sempre un modello riconoscibile e attualizzato secondo le esigenze della moda.

 

Chloè, Moncler, Jimmy Choo, Fendi sono solo alcune delle maison che hanno stretto collaborazioni e che negli anni hanno apprezzato lo stivale veneto, oggi presentato nello spazio milanese dedicato in via Borgonuovo. Dal cuore di Brera alla sede di Giavera del Montello, il quartier generale di Tecnica Group, tra i motori principali dello SportSystem. Oltre a Moon Boot, nel gruppo che esporta in ottanta paesi nel mondo ci sono i brand: Tecnica (scarponi da sci e footwear), Nordica (sci e scarponi), LOWA (scarpe da trekking e outdoor), Blizzard (sci) e Rollerblade (pattini in linea).Moon Boot non è solo un dopo-sci, è un oggetto di valore che ha segnato parte del product design italiano nel mondo arrivando a essere esposto al Louvre tra i cento simboli del design del ventesimo secolo e far parte dell’esposizione permanente del Museum of Modern Art di New York e della Triennale di Milano. 

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