Sostenibile non significa solo essere rispettosi dell’ambiente, ridurre i consumi e riciclare i tessuti. Le grandi maison italiane lo sanno, perché il loro valore nel tempo si è sviluppato anche grazie alla sensibilità e all’attenzione rivolta alle persone e al territorio. Nel 1910 Ermenegildo Zegna ha le idee chiare e un progetto all’avanguardia: fonda l’azienda tessile a Trivero coinvolgendo la comunità e si impegna per la rinascita della montagna arida che abbraccia il suo paese natale nel biellese.

Quella montagna, dopo 111 anni di storia, è oggi un parco naturale protetto, un patrimonio di 500mila alberi per quasi 1500 ettari di estensione. Il testamento verde lasciato dal fondatore è diventato il pensiero guida della maison, che continua il progetto di rimboschimento dell’area, chiamata Oasi Zegna (dal 2014 patrocinata dal FAI). Nel febbraio 2020 Fondazione Zegna ha ripreso i lavori di pulizia su un’area di 16 ettari per realizzare la Zegna Forest. Negli ultimi dodici mesi sono stati piantati 3.600 nuovi arbusti ma l’opera continuerà per anni: per raggiungere la biodiversità tra le montagne della Valdilana servono pazienza e costanza.

«Prendersi cura non è un atto dovuto, è sempre spontaneo, nasce dal cuore, con slancio e generosità. Continueremo a piantare alberi, non sarà un gesto solitario, ma un gesto corale», il commento di Anna Zegna, Presidente della Fondazione. L’Oasi Zegna è un bene comune, aperto a chiunque voglia partecipare della sua bellezza.

L’anima green della maison non si ferma a ciò che circonda la sede storica del Lanificio Zegna ma si intreccia nelle creazioni di moda. «Dalla pecora al negozio» è il mantra che guida il percorso di eccellenza, dalle materie prime fino alle boutique nel mondo. Da sempre la selezione di lana e fibre pregiate è caratteristica del brand, e per questo Alessandro Sartori – direttore artistico di Zegna, ha pensato come evitare sprechi di valore. Con #UseTheExisting, la linea di tessuti creata con fibre rigenerate e filati naturali recupera anche il 30% del materiale che altrimenti, durante la tradizionale linea di produzione, verrebbe scartato. Usare l’esistente non è una collezione temporanea, è il nuovo manifesto per il futuro.

A questo si aggiunge l’impegno nella riduzione dei consumi energetici del Gruppo, che attraverso l’uso di fonti rinnovabili ricavate da impianti idroelettrici, fotovoltaici e di cogenerazione copre fino al 40% dell’energia elettrica totale.