Fendi ed il progetto 'Hand in Hand'

La maison rende omaggio all'artigianato e alla creatività del nostro paese

24 ottobre 2020

Nel cuore del triangolo della moda romana, che nella capitale si chiama “Tridente”, l’imponente palazzo Fendi, affacciato su via Condotti e piazza di Spagna, domina Largo Goldoni. Fuori, un edificio seicentesco in stile neoclassico, una volta appartenente alla famiglia Boncompagni Ludovisi e poi rinnovato nel primo dopoguerra, dentro, il mondo di Fendi. 

Al piano terra, che si apre ai visitatori con la scultura Moon Baal dell’artista svizzero Not Vital, l’artigiana di tombolo aquilano Simona Iannini presenta la Baguette creata con Fendi in occasione del progetto ‘hand in hand’ e realizzata con il classico merletto a filo continuo lavorato a fuselli secondo la storica tradizione abruzzese.

Il progetto celebra una collaborazione unica tra FENDI e le eccellenze del savoir faire italiano e vede la creazione di 20 Baguette interamente fatte a mano da 20 artigiani, uno per ogni regione d’Italia, con le lavorazioni più peculiari e tradizionali, rendendo omaggio all’artigianato e alla creatività del nostro paese.

A farne parte, anche l’orafo romano Massimo Maria Melis, che lavora l’oro 21 carati in un laboratorio in via dell’Orso, e Platimiro Fiorenza, storico corallaio trapanese. Se Melis confeziona la classica Baguette con l’antico processo della ‘ganulatura’, Fiorenza la arricchisce con materiale preziosi come argento e corallo.

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