Musei, testimoni della cultura della moda italiana

Oltre le sfilate: tradizioni, materiali e ingegno

15 ottobre 2020

La moda è ingegno, savoir fare, capacità, competenza, storia, tradizione, vita. La moda in Italia è prima di tutto cultura. Non si parla di sfilate, riflettori o pubblicità su riviste patinate. Certo, la moda è anche questo, ma la sua vera natura risale all’atto creativo e soprattutto al territorio in cui si genera. Così conoscere i luoghi dove la moda nasce è tanto importante quando scoprire i luoghi che la tramandano, raccogliendo la sua forza. I musei. Non si tratta di esposizioni o gallerie che incorniciano il passato ma realtà in cui si respira il valore della moda e del costume nel nostro Paese.

Tra le sale del Palazzo Mocenigo, per esempio, si torna indietro nel tempo. Tra affreschi, merletti e velluti si capisce l’anima di Venezia, il suo amore per il bello, il ben fatto e il lusso. Villa Foscarini Rossi a Strà dedica un meraviglioso palazzo alle calzature, come opere d’arte da indossare e non solo semplici scarpe. A Gorizia, sul confine che per molti anni ha vissuto l’impero austroungarico, rimangono le suggestioni e l’artigianato della Mitteleuropa nel Museo della Moda e delle Arti Applicate.

La tradizione manifatturiera e la dedizione alla produzione si rivedono nel Museo del tessile di Busto Arsizio come nel Filatoio Rosso di Caraglio. Monumenti di una solida imponenza industriale con un passato ricco di maestranze, professionalità e ingegno. Così il Museo della seta di Como, testimone e fonte di ricerca continua per un filato che lega da oltre due secoli, l’intera provincia.

Poi c’è il Museo del tessuto di Prato, il più grande centro culturale dedicato alla produzione tessile, che riflette la potenza del distretto toscano. Lo charme e l’eleganza partenopea si ritrovano nella Fondazione Mondragone insieme ad un repertorio unico selezionato dall’Archivio di stato di Napoli.

Le isole, terre di sapienza antica e artigianato d’artista trasformano in musei la creatività dei loro abitanti. In Sardegna il Museo dell’arte del rame e tutte le sue lavorazioni per il tessile e Chiara Vigo, che a Sant’Antioco tesse il bisso, la seta del mare splendente come l’oro. In Sicilia, nel centro storico barocco di Catania, il Museo di Palazzo Biscari e Marella Ferrera. Pietra lavica, ossidiana e terracotta incontrano le stoffe e parlano di moda attraverso creazioni che solo il made in Italy, può realizzare e concepire.

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