The art of Venice pearls

I gioielli-scultura dei fratelli Attombri

8 luglio 2023

Le perle di Venezia non possono che essere in vetro soffiato. Si chiamano conterie. Secondo il Vocabolario della Crusca con questa parola si intende: «quella specie di gentili lavori, a varj colori, per uso di collane, corone e simili ornamenti. Probabilmente dal latino comptus, adorno, ornato». Altri sostengono che in realtà la denominazione rimandi alla Roma Imperiale e all’idea di conto, per l’uso delle perle di vetro come merce di scambio nelle colonie. 

Un lavoro, quello di creare gioielli con le perle di vetro, che la tradizione associa alle donne. Sul finire degli anni Ottanta, due giovani fratelli veneziani si innamorano dell’arte delle perlere, le creatrici e infilatrici di perle. Stefano e Daniele Attombri decidono così di recuperare il patrimonio di antiche perle realizzate negli anni Trenta e Quaranta del Novecento dalla Veneziana Conteria, prima che tutto andasse perso. L’origine di queste lavorazioni sulla Laguna, invece, risale all’anno Mille. 

Si tratta di perle ottenute dal taglio di una lunga canna di vetro forato. L’innovazione sta nelle tecniche e nell’estro dei fratelli Attombri, che per primi uniscono il vetro al metallo creando meraviglie da indossare. Tutta la lavorazione avviene a mano dentro al laboratorio a San Polo, nel cuore di Venezia, a pochi passi dal Ponte di Rialto, proprio in quello che molti chiamano sottoportico degli orefici. Daniele si dedica alla lavorazione del metallo, Stefano a quella del vetro. 

Il talento e il genio creativo della lavorazione Attombri creano dei gioielli-scultura. Pezzi unici dall’anima veneziana, che vengono apprezzati dalla moda e in tutto il mondo. Dolce&Gabbana, Romeo Gigli e Pauly sono solo alcune delle maison che hanno scelto le opere Attombri da abbinare alle loro collezioni. 

 

La soddisfazione più grande, racconta Stefano Attombri, quando nel 2006 Franca Sozzani li premiò come miglior gioiello nel concorso New Talent di More indetto da Vogue. «Una collana tutta in argento con un cammeo di vetro, una collezione ispirata alla mitologia realizzata con l’artista Lucio Bubacco». La delicatezza del vetro intrecciata nel metallo è apprezzata molto anche in Oriente: per il ventesimo anniversario della loro attività hanno realizzato una mostra itinerante in Giappone. Osaka sarà di nuovo meta delle creazioni Attombri il prossimo novembre, «siamo stati selezionati per rappresentare il Veneto insieme ad altre realtà di altri settori», racconta Stefano Attombri. 

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