Maison d'alta moda, laboratori artigianali e imprese innovative

Percorso

Milano è stata la prima città ad accogliere ApritiModa. La capitale della moda italiana in cui tante maison trovano la loro casa: dai grandi nomi come Armani e Curiel alle realtà più piccole come Pino Grasso Ricami o l’Ombrellificio Maglia, Gallia&Peter. La Lombardia è un territorio ricco di operosità, imprese dedicate al settore e anche bellezza, ricerca. Per questo gli appuntamenti durante le giornate di ApritiModa, alla sua settima edizione, rispondono a tantissime curiosità.

Un percorso che inizia oltre le porte dell’Armani/teatro di via Bergognone 59, lo spazio progettato da Tadao Ando. Qui, per cominciare a pensare alle olimpiadi di Milano-Cortina 2026, si scoprono le collezioni EA7 Emporio Armani realizzate per gli atleti italiani per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra 2012. Mentre l’estetica di Giorgio Armani vi accompagnerà nella visita, lasciatevi affascinare dalla visione e semplicità della struttura pensata dall’architetto giapponese. Il marmo candido, il ferro battuto della scalinata, gli stucchi e i grandi saloni di palazzo Donizetti: qui vi aspetta lo stile di Alberta Ferretti e dei suoi preziosi abiti. In via Montenapoleone 13, dentro una palazzina ottocentesca, invece, atmosfera d’altri tempi tra specchi e affreschi, per l’atelier Curiel. Il calore del legno e le ceramiche umbre dentro a un cortile della vecchia Milano vi faranno sentire a Solomeo, il borgo alle porte di Perugia reinventato da Brunello Cucinelli. Poco lontano, tornerete al ritmo della città con il vociare di Chinatown. La ricerca della bellezza di Dolce&Gabbana la trovate nella nuova sede di via Kramer 18, aperta per la prima volta al pubblico dopo un importante restauro conservativo. Qui, un viaggio esperienziale nelle sale dell’ex monastero ottocentesco dove scoprirete i segreti di un’arte antichissima che si rinnova giorno dopo giorno, tra inconfondibili essenze, moderne tecnologie e storie da raccontare attraverso fragranze e make up. La memoria storica e lo sterminato archivio del genio creativo di Gianfranco Ferrè vi aspettano in via Tortona, nel Centro di Ricerca a lui dedicato. Dai bozzetti agli studi per gli abiti, tra gli oggetti raccolti dai suoi viaggi nel mondo dentro a uno degli edifici ristrutturati da Matteo Thun.

Nel quadrilatero della moda non c’è solo Milano. Tra gli angoli di Borgonuovo, in via Fiori Oscuri, sarà l’atmosfera di Napoli ad accompagnarvi tra cravatte in seta, bretelle e abiti sartoriali realizzati rigorosamente a mano, proprio come vuole la tradizione partenopea. In via del Gesù, lo showroom della fabbrica diffusa delle marchigiane Doucal’s, le calzature artigianali con “look inglese e calzata italiana” ricercate in tutto il mondo. In via Montenapoleone continua lo spirito delle Marche, in particolare quello di Corridonia, dove la maison Santoni è stata fondata nel 1975. Tra lacci, attrezzi da lavoro e profumo di cuoio gli artigiani realizzano mocassini, stivali e stringate secondo il saper fare tramandato da generazioni. L’aria di montagna la ritrovate al numero 20, all’interno dello spazio di MoonBoot dove sono «raccontati» i dopo sci inventati da Tecnica Group e arrivati fino al Moma di New York.

La moda disegnata con l’acquarello è vicino al Naviglio Grande, in via Corsico 8. Dentro quello che era un ex magazzino vi aspetta un mondo di viaggi, tappeti, piante, fotografie, libri, musica e racconti. Questo è lo spazio in cui vivono le creazioni di Massimo Alba e il suo comfort emotivo. Il colore e il viaggio di paesaggi lontani come il Marocco, il Nepal o l’India si respirano nella residenza milanese di Raptus&Rose di Silvia Bisconti, aperta da pochissimo e già molto amata, dove il colore domina i tessuti.

Se vi piace l’atmosfera del laboratorio, della bottega di un tempo e della cura per i dettagli che fanno la differenza dovete visitare Pino Grasso Ricami, dove cristalli, coralli, pailettes, plexiglass e molto altro diventano ricami preziosi richiesti da tutta l’alta moda. Le creazioni di Osti Ricami, invece, rimandano allo stile dei ruggenti anni Venti che hanno affascinato Pia Osti un tempo e la nipote Luisa Pelosio oggi. Tra gemme, perle e pietre si nascondono disegni meravigliosi da trasformare in ricami su tessuto. Se vi incuriosisce la modisteria, Gallia&Peter è il posto che fa per voi. Tra i palazzi di via Moscova si nasconde un archivio di cappelli databili tra la fine dell’800 e i giorni nostri: da pezzi di Walter Albini a Gianni Versace e Moschino.

Se volete stupirvi, allontanatevi dal centro città e andate in via Ripamonti. Sembra di scendere la rampa che porta a un garage e invece troverete il laboratorio artigiano di Francesco Maglia, ombrellaio della sesta generazione di famiglia che realizza in ogni sua parte ombrelli a mano e che ve li descrive con una sconfinata passione. Da non perdere la collezione di legni per i bastoni.

Per chiudere il percorso milanese restano il Laboratorio del Teatro alla Scala, dove troverete tutto l’universo delle maestranze che rendono meraviglioso ciò che sale sul palco. Nell’area ex Ansaldo, dentro all’habitat di costumisti, scenografi, falegnami e scultori lo spazio espositivo del Superstudio Flavio Lucchini. E in via Brisa il quartier generale di Unic, l’Unione Nazionale Industria Conciaria che racconta quanto il saper fare trasforma un materiale di scarto animale come la pelle in un’eccellenza tutta italiana.

Lasciate Milano. A circa venti chilometri dal Duomo, vi ritrovate nella fabbrica nata dalla passione di un calzolaio. È il Calzaturificio Fratelli Rossetti, oggi guidato dai figli, che sulla scia del padre continuano a produrre scarpe sinonimo di bellezza italiana.

Per capire lo stile Missoni è necessario allontanarsi dalla città e andare in provincia di Varese, a Sumirago. Qui ci sono le radici di una famiglia, il suo presente e il suo domani. Immerso nella meraviglia della natura, con il Monte Rosa all’orizzonte, si scopre l’archivio della maison che ha trasformato la maglia in opera d’arte da indossare.

Ricerca e innovazione sono invece di casa ad Asola, nel mezzo del triangolo ideale tra la provincia di Mantova, Cremona e il Lago di Garda. Underwear, scarpe, calze e abbigliamento tecnico per sport firmato UYN (Unleash Your Nature) è la creazione di Trerè Innovation. Oltre l’apparenza del tessuto, i materiali tecnici vengono testati con altissime prestazioni per essere adatti agli sport invernali (come la camera del freddo a meno venti gradi di temperatura e quella dei monsoni). Il tutto custodito nel magazzino completamente automatizzata e servito da robot animati dall’intelligenza artificiale.

Se invece vi affascina il mondo dell’industria tessile, dovete spingervi fino a Fino Mornasco, verso il Lago di Como. Colombo Industrie Tessili vi aspetta per condividere tutto il processo di creazione del tessuto e per scoprire i progetti innovativi e le sperimentazioni avviate dalle collaborazioni con giovani designer.

A poca distanza, affacciata sul lago, la storia e la produzione di oltre un secolo di occhiali sportivi. È la casa madre di Salice Occhiali, nel centro di Gravedona. Ecco dove nascono le maschere da sci dei campioni, realizzate a mano: dal disegno all’incollaggio.

Sul lago dei Promessi Sposi trovate anche il Museo della Seta di Como e il racconto della storia dell’industria serica della città. A Cernobbio c’è il Museo di Villa Bernasconi che racchiude la rivoluzione della tessitura e il legame tra territorio, arte e imprenditoria.

Il tessuto è il denominatore comune delle ultime due tappe: da un lato il Museo del Tessile di Busto Arsizio, dentro all’ex Cotonificio Carlo Ottolini, dove oltre al passato nella sala delle Esperienze si scoprono le fibre innovative. Lino, seta, lana e cotone sono invece protagonisti del Museo del Tessile Martinelli Ginetto in Val Gandino a Bergamo. Mille metri quadri di spazio per comprendere l’evoluzione della lavorazione delle fibre e il saper fare dell’uomo.