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FARANI SARTORIA TEATRALE DI PICCOLO LUIGINO

Via Crescenzo del Monte, 36-38, Roma (Roma)

FARANI SARTORIA TEATRALE DI PICCOLO LUIGINO
Data/ora chiusura iscrizioni: venerdì 24 ottobre 2025 16:00:00

Laboratorio / Atelier

Siamo a Roma. Per arrivare alla Sartoria Farani bisogna entrare in una viuzza laterale, un angolo di pace a pochi passi da Viale Trastevere. Qui vi perderete nel percorso che attraversa tutte le stanze della sartoria (sala prove, laboratorio, taglio, magazzino) e che racconta attraverso i costumi – ciascuno un’opera unica – la storia del teatro e del cinema italiano come Fellini, Pasolini, Zeffirelli firmati da Danilo Donati, Maurizio Millenotti e tantissimi altri costumisti contemporanei. Tra velluti, pizzi, nastri, trine, piume e paillettes vi troverete sospesi in uno spazio senza tempo. La chicca, il soppalco con lo studio del Signor Luigi Piccolo, dove tra libri, abiti e oggetti da collezione scoprirete anche la sua collezione, che conta oltre mille pezzi. Una fonte inesauribile di creatività dal Settecento a oggi.

Vietato l'accesso a bambini fino a 15 anni Il percorso presenta barriere architettoniche Disponibilità di visita o materiale anche in lingua inglese
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FARANI SARTORIA TEATRALE DI PICCOLO LUIGINO

Via Crescenzo del Monte, 36-38, Roma (Roma)

 

Piero Farani arriva nella capitale negli anni Cinquanta per fare l’attore, spinto dalle esperienze alla RAI di Torino e si inserisce subito nella cerchia dei – allora giovani poco noti – Franco Zeffirelli, Paolo Pasolini, Luchino Visconti e Danilo Donati. Grazie a quest’ultimo entra nella sartoria delle sorelle Allegri e da quel momento, capisce quale sarebbe stata la sua strada.

Nel 1962 la decisione di creare una sua dimensione e così nasce la sartoria di Piero Faverzani (la chiama Farani perché più elegante) e adatta alla Hollywood di Trastevere che in quegli anni vive il suo momento di fermento. Fin da subito si distingue per la capacità di realizzare abiti storici come quelli del Decameron o Satyricon di Pasolini o i più sofisticati come quelli del Casanova di Federico Fellini – per non citare il cappotto rosso della Gradisca di Amarcord.

Una passione che viene tramandata a Luigi Piccolo (Giuti) negli anni Ottanta per proseguire l’attività della sartoria, che in quegli anni si trasferisce nella sede attuale. Una magia che continua ogni giorno all’interno del laboratorio, della sala taglio, tra i mille cassetti contenenti bottoni e piccoli elementi da aggiungere ai costumi per realizzare il prossimo meraviglioso progetto. 

A tutto questo si aggiunge la collezione raccolta da Luigi Piccolo che negli anni ha raccolto abiti autentici che vanno dalla metà del Settecento alle collezioni di Alta Moda degli anni Sessanta. Ancora oggi, fonte inesauribile di ispirazione per i creativi e base di partenza per la sperimentazione.

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