Paillettes rivoluzionarie, color block e vivacità contagiosa. Questi alcuni degli elementi che identificano Enrico Coveri. Enfant prodige della moda nato a Prato nel 1950, adottato dalla bellezza fiorentina dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti e si innamora dei costumi da teatro. A venticinque anni presenta la sua prima collezione a Parigi: una “delle più belle” secondo l’Herald Tribune del 1978.  Anni in cui lo stilista toscano della gioia di vivere definisce il suo stile con un’esplosione di colori e creatività che si ispirano alla lezione dei suoi artisti preferiti come Marc Chagall, Henri Matisse, Joan Mirò e la street art. Andy Warhol in persona ritrae Coveri nel 1983 inserendolo nel gruppo degli stilisti italiani che in quella decade conquistano il mondo del fashion. Personaggi come Liza Minelli, Joan Collins, Michael Jackson e Lady Diana amano il suo stile giocoso che negli anni Ottanta, oltre alle passerelle, colorerà anche linee sportswear, jeans, baby, design per la casa e profumi. Dal 1990, in seguito alla scomparsa di Coveri, il brand è guidato dalla sorella Silvana e dal nipote Francesco Martini. Sul Lungarno Guicciardini a Firenze, in un palazzo appartenuto alla famiglia de’Medici, si ritrovano l’anima e l’energia anticonformista dello stilista, in tutte le sue palette (e paillettes) e in tutti gli scatti con i sorrisi delle modelle che lui chiamava per nome.