L’attività di Luciano Bonino inizia nei primi anni Settanta unendo le sue collezioni al patrimonio di abiti della tradizione sarda. Quando ancora non era “di moda” citare plissettature e passamanerie, tessuti al telaio e sgargianti e cangianti cromatismi dei costumi femminili sardi, lo stilista cagliaritano veste le sue clienti con gonne, camicie, coprispalle che dichiarano, nei tagli e nei dettagli, l’appartenenza alla tradizione. Tra i suoi modelli dell’haute couture ci sono Valentino e Karl Lagerfeld ma l’estro creativo di Luciano Bonino unisce influssi tribali, romanticismo e anima sarda in tutte le sue creazioni. Come quando, ogni primo maggio, i balconi della sua settecentesca casa atelier sono una tappa per Sant’Efisio, onorato con corbule di ramadura (una cesta intrecciata) di rose e menta.